Quando si parla di celiachia, il pensiero corre subito all’intolleranza al glutine e ai sintomi intestinali come gonfiore, diarrea o dolori addominali. Tuttavia, questa malattia autoimmune ha ripercussioni ben più profonde, che possono riguardare anche organi e apparati lontani dall’intestino. Uno dei collegamenti meno noti ma clinicamente rilevanti è quello tra celiachia e osteoporosi. La stessa diagnosi di celiachia può avvenire anche con un’iniziale e unico sintomo di osteoporosi giovanile.
Che cos’è l’osteoporosi?
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della densità ossea e da un’alterazione della microarchitettura del tessuto osseo. Questo rende le ossa più fragili e suscettibili a fratture, anche in seguito a traumi minimi. Sebbene l’osteoporosi venga spesso associata all’età avanzata o alla menopausa, può comparire anche in età più giovane, soprattutto in presenza di patologie croniche come la celiachia.
Perché la celiachia può favorire l’osteoporosi?
La celiachia non trattata provoca un’infiammazione cronica dell’intestino tenue e danneggia i villi intestinali, strutture fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti. Tra questi nutrienti, calcio e vitamina D sono cruciali per la salute ossea. Quando l’assorbimento di questi elementi viene compromesso, il corpo non riesce a costruire o mantenere in modo adeguato la massa ossea, aprendo la strada all’osteopenia, una forma più lieve, o all’osteoporosi.
Inoltre, l’infiammazione sistemica tipica della celiachia può stimolare l’attività degli osteoclasti, cellule che riassorbono il tessuto osseo, aggravando ulteriormente la fragilità ossea.
Nutrizione e prevenzione: un’alleanza fondamentale
Il primo passo per proteggere le ossa di chi è celiaco è seguire rigorosamente una dieta priva di glutine, che permette all’intestino di guarire e di tornare ad assorbire i nutrienti in modo efficace. Tuttavia, questo non è sufficiente: serve una strategia nutrizionale più ampia.
Ecco alcuni aspetti chiave della nutrizione nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi nei celiaci:
- Assunzione adeguata di calcio: fonti importanti sono formaggi stagionati, latte, yogurt, verdure a foglia verde, come cavolo e rucola, broccoli, frutta secca (in particolare le mandorle), pesce azzurro con lisca come le sardine e alcune acque minerali ricche di calcio. In alcuni casi può essere utile l’integrazione
- Vitamina D: essenziale per l’assorbimento del calcio. Oltre alla produzione endogena stimolata dall’esposizione al sole, si può trovare in alimenti come tuorlo d’uovo, pesci grassi come salmone selvaggio, sgombro, olio di fegato di merluzzo e alimenti fortificati. Anche qui, un’integrazione può essere necessaria, soprattutto nei mesi invernali o in soggetti con bassi livelli ematici
- Proteine di qualità: le proteine aiutano nella costruzione del tessuto osseo. È importante scegliere fonti proteiche bilanciate, carni magre, legumi, uova, facendo attenzione a mantenere una buona varietà, anche se si segue una dieta priva di glutine
- Limitare sostanze “nemiche” dell’osso: un eccesso di sale, caffeina e bevande gassate può favorire la perdita di calcio. Anche il fumo e l’alcol sono fattori di rischio importanti da evitare
L’osteoporosi è una complicanza subdola ma frequente nei soggetti celiaci, anche in assenza di sintomi evidenti. Tuttavia, attraverso una dieta senza glutine ben bilanciata, ricca di calcio, vitamina D e altri nutrienti essenziali, è possibile prevenire o rallentare la perdita di massa ossea. L’educazione alimentare, il monitoraggio periodico e, se necessario, l’integrazione mirata sono strumenti preziosi per tutelare la salute delle ossa fin dalla giovane età.
In definitiva, nutrirsi bene per chi ha la celiachia non significa solo evitare il glutine: significa costruire ogni giorno la propria salute, osso dopo osso!
Tortino di salmone e spinaci con ricotta e uova
Benefici nutrizionali
- Calcio: Ricotta, spinaci, Parmigiano.
- Vitamina D: Salmone, uova.
Ingredienti (per 2 persone)
- 200 g di filetto di salmone fresco o al vapore
- 150 g di ricotta vaccina
- 100 g di spinaci (freschi o surgelati)
- 2 uova intere
- 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe q.b.
- Noce moscata (facoltativa)
Preparazione
- Cuoci gli spinaci in padella con un filo d’olio finché non si ammorbidiscono. Strizzali bene se sono molto acquosi.
- In una ciotola, sminuzza il salmone (già cotto o affumicato) e aggiungilo agli spinaci.
- Unisci la ricotta, le uova, il parmigiano, sale, pepe e una grattugiata di noce moscata se ti piace.
- Mescola bene fino a ottenere un composto omogeneo.
- Versa in una pirofila oliata o in stampini monoporzione.
- Cuoci in forno statico a 180°C per 25-30 minuti, fino a doratura.
- Servi tiepido o a temperatura ambiente, accompagnato da una fetta di pane integrale e una spremuta d’arancia (che, con la vitamina C, aiuta ad assorbire meglio il calcio).
Varianti
- Puoi sostituire la ricotta con fiocchi di latte per una versione più proteica.
- Aggiungi semi di sesamo o mandorle tritate sopra per aumentare l’apporto di calcio.







